Libero scambio - UE avvia negoziati con Australia e Nuova Zelanda
Il Consiglio UE ha dato il via libera alla Commissione per avviare i negoziati sugli accordi di libero scambio con Australia e Nuova Zelanda. Contestualmente i ministri europei hanno anche definito i principi chiave che saranno d’ora in poi applicati in sede di future trattative commerciali.
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Nelle scorse ore il Consiglio UE ha adottato le direttive di negoziato per gli accordi commerciali con l'Australia e la Nuova Zelanda. A questo punto Bruxelles può quindi avviare le trattative con le controparti.
Gli accordi in questione, ha commentato il via libera del Consiglio UE il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, si baseranno su quelli più recenti conclusi, tra gli altri, con Canada, Giappone, Singapore, Vietnam e Messico.
I trattati di libero scambi con Australia e NZ, ha proseguito il numero uno dell’Esecutivo UE, serviranno ad "ampliare l’alleanza dei partner impegnati a favore di un commercio globale aperto e rispettoso delle regole".
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I due Paesi sono "alleati importanti" di Bruxelles e questi accordi offriranno "notevoli vantaggi economici" all’UE, "eliminando ostacoli e promuovendo ulteriormente gli scambi". Il libero scambio garantirebbe alle imprese europee “un valido punto di accesso alla più ampia regione dell’Asia-Pacifico" e "condizioni di parità con le imprese di altri Paesi" dell’area che hanno sottoscritto l'Accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership, CPTPP) o che godono già di un migliore accesso all'Australia e alla Nuova Zelanda grazie ad altri accordi commerciali preferenziali.
Nella medesima riunione, i ministri europei hanno adottato le conclusioni sui principi chiave che dovranno essere alla base dell'approccio che il Consiglio UE applicherà d'ora in poi ai futuri negoziati commerciali.
Il nuovo approccio, si legge nella nota ufficiale del Consiglio, deriva principalmente dal parere della Corte di giustizia europea sulla ripartizione delle competenze tra l'UE e gli Stati membri per la conclusione dell'accordo di libero scambio UE-Singapore e dà seguito al Discorso sullo stato dell'Unione del 2017 del presidente Juncker e alla Comunicazione della Commissione "Una politica commerciale equilibrata e innovativa per gestire la globalizzazione".
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