Maltempo 2019: dall’UE arrivano 211 milioni all’Italia
La Commissione europea ha concesso 211,7 milioni di euro di aiuti alle regioni italiane colpite dal maltempo dello scorso autunno, culminato con l’inondazione di Venezia. Le risorse arrivano dal Fondo di solidarietà UE a cui l’Italia aveva fatto domanda a gennaio.
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I 211,7 milioni di euro destinati al nostro Paese per riparare i danni causati dall'eccezionale ondata di maltempo dello scorso autunno si vanno a sommare alle risorse già stanziate dal governo italiano nei mesi passati.
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Il maltempo dell’autunno 2019
Durante la fine di ottobre e il mese di novembre 2019 una serie di eventi meteorologici estremi connessi tra loro ha colpito gran parte del territorio italiano, da nord a sud, causando gravi danni dovuti ad allagamenti e frane e culminando nella disastrosa alluvione a Venezia. Tra le diciassette regioni coinvolte dall’ondata di maltempo, quella più colpita è stata il Veneto con quasi un terzo dei danni totali, circa 1,8 miliardi di euro.
Nel complesso i danni diretti totali sono stimati a oltre 5,6 miliardi di euro, importo che rappresenta oltre il 157% della soglia per una "catastrofe naturale grave" applicabile all'Italia (che prevede danni superiori ai 3 miliardi a prezzi del 2011).
I 211,7 milioni di euro dell’UE
In tale contesto il 10 gennaio l’Italia ha fatto richiesta di accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione europea (Fsue), lo strumento che permette all’UE di sostenere finanziariamente uno Stato in caso di gravi catastrofi naturali, integrando le spese pubbliche sostenute dai governi nazionali per gli interventi di emergenza.
Il contributo finanzierà retroattivamente il ripristino di infrastrutture vitali, misure per prevenire ulteriori danni e proteggere il patrimonio culturale, nonché operazioni di pulizia nelle aree colpite dal disastro.
Le risorse europee che arriveranno all’Italia fanno parte di un più ampio pacchetto di aiuti da 279 milioni di euro destinato anche a Austria, Portogallo e Spagna, i tre paesi colpiti in quelle settimane dal maltempo, assieme all’Italia. Come è facile vedere, la maggior parte dei fondi vanno all’Italia, il paese che ha subito i danni maggiori.
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I primi interventi del Governo, all'indomani della catastrofe
Le risorse europee del Fondo di solidarietà si aggiungono ad altri stanziamenti predisposti dal Governo, in particolare per i danni causati dall'inondazione di Venezia.
Limitandoci ai primissimi interventi, il 18 novembre 2019 è stata pubblicata in GURI la Delibera del Consiglio dei Ministri sulla Dichiarazione dello stato di emergenza per il Comune di Venezia che, nelle more della valutazione dei danni, ha stanziato i primi 20 milioni di euro.
Il 19 novembre 2019, poi, è intervenuta la ministra Paola De Micheli che ha approvato lo sblocco di ulteriori risorse destinate alla Serenissima da parte del MIT. Si tratta dei 65 milioni di euro contenuti nella Legge speciale su Venezia e destinati alla salvaguardia e alla conservazione della laguna di Venezia. I fondi, infatti, sono destinati ad interventi di manutenzione, riqualificazione e conservazione della laguna, tra cui:
- la protezione delle sponde;
- la riqualificazione delle banchine;
- la realizzazione di opere di dragaggio;
- la realizzazione di interventi per la viabilità;
- il recupero di immobili.
Qualche giorno dopo è stata la volta dell’Ordinanza 616-2019 del Capo della Protezione civile che ha stanziato altre risorse per cittadini e imprese. Pubblicata sulla Gazzetta del 21 novembre 2019, infatti, l'Ordinanza ha previsto interventi quali:
- il Contributo di autonoma sistemazione;
- i rimborsi per i danni subiti;
- la sospensione delle rate dei mutui sugli immobili danneggiati;
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