Phasors: il progetto comunitario che rivoluzionera' le telecomunicazioni
Grazie al progetto comunitario PHASORS ("Phase sensitive amplifier systems and optical regenerators and their applications") sono stati sviluppati due nuovi componenti nel campo degli amplificatori ottici. I due prototipi permetteranno di velocizzare la comunicazione e lo scambio dei dati, trovando larga applicazione nell'industria delle telecomunicazioni ottiche, spettroscopia e metrologia.
Il progetto, avviato nel 2008, ha coinvolto ricercatori danesi, svedesi, irlandesi, inglesi, giapponesi e svizzeri, che hanno elaborato un amplificatore ottico in grado di amplificare la luce producendo un rumore molto basso. Utilizzando un "amplificatore parametrico a fibra ottica sensibile alla fase" (PSA) il team ha ridotto da 3 decibel a un decibel il rumore prodotto dall'apparecchio.
Il risultato raggiunto, ha sottolineato il professor Peter Andrekson del Politecnico di Chalmers, permetterà "di collegare città, paesi e continenti in modo più efficiente mettendo i centri di amplificazione a distanze molto maggiori. Il segnale può anche essere modulato in modo più efficace. Inoltre, l'amplificatore è compatibile con qualsiasi formato di modulazione, con i trasmettitori laser tradizionali, e può essere a banda molto larga, il che lo rende compatibile con molti laser a diverse lunghezze d'onda."
Il secondo componente realizzato dai ricercatori è un rigeneratore ottico in grado di eliminare le interferenze nello scambio dei dati a velocità elevate. Il rigeneratore non solo consente di risparmiare tempo, ma migliora anche la qualità dei segnali di dati, senza il bisogno di convertirli prima in segnali elettrici.
"Il nostro mercato è tutta l'industria delle telecomunicazioni ottiche," ha proseguito il professor Andrekson. "Ma la tecnologia è generica e scalabile ad altre lunghezze d'onda come la luce visibile o infrarossa, il che la rende appetibile in settori come le misurazioni, la spettroscopia, la tecnologia dei radar laser e molte applicazioni nelle quali la rilevazione dei più deboli livelli di luce è essenziale."
Il progetto è stato finanziato dalla Commissione europea con oltre 2,6 milioni di euro, nell'ambito del tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (TIC) del Settimo programma quadro dell'UE (7° PQ).