Erasmus+, l’esperienza all’estero fondamentale per i partecipanti

Rapporto Erasmus+ - Photo credit: European Union, 2018 - Source: EC - Audiovisual Service - Photographer: Lukasz KobusL’Erasmus+ è un’opportunità educativa fondamentale per il 93% dei partecipanti. È questo il dato più rilevante che emerge dal Rapporto di medio e lungo termine relativo al più noto e longevo dei programmi finanziati dall’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa.

Via al bando Erasmus+ 2025. Guida ai fondi europei per formazione, gioventù e sport

Lo studio è stato realizzato dall’Unità Studi e Analisi dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE e contiene i risultati di due indagini – una consultazione pubblica e un questionario su un campione di esperti – condotte nell’ambito della valutazione di medio termine 2021-2024, richiesta dalla Commissione europea ai Paesi che partecipano al programma dell'UE. 

In sintesi, i dati emersi dall’indagine indicano che Erasmus+ ha contribuito in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi delle politiche europee per l’apprendimento e formazione, rafforzando l’internazionalizzazione delle istituzioni e dei sistemi educativi, favorendo l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale e la transizione digitale. 

Ecco una panoramica sul Rapporto di medio e lungo termine del programma Erasmus+ per i settori istruzione scolastica, istruzione superiore (università) ed educazione degli adulti.

Erasmus+, sintesi del rapporto di medio lungo termine 

La valutazione di medio termine Erasmus+ rappresenta uno strumento cruciale per misurare i progressi, identificare eventuali criticità e orientare le azioni future in modo più efficace.

Dalla ricerca emerge che, per circa il 93% del campione di esperti intervistati, Erasmus+ rappresenta una grande opportunità per realizzare e sostenere attività che altrimenti non potrebbero essere finanziate.

Inoltre, viene riconosciuto dal 89% degli intervistati che il programma UE ha un ruolo importante nel dare impulso all’innovazione e per il 98,6% Erasmus+ contribuisce all’internazionalizzazione delle organizzazioni partecipanti.

In effetti, gli stessi studenti universitari nei questionari che sono tenuti a compilare al rientro, confermano che il contributo fornito da Erasmus+ è fondamentale. La percentuale di coloro che dichiarano di essere partiti grazie al sostegno economico è aumentata nel tempo, passando dal 40,75% nel 2014 al 48,4% nel 2020. Inoltre, il 34,3% esprime incertezza e solo il 17,3% avrebbe potuto partecipare in autonomia, senza usufruire del sostegno finanziario comunitario, evidenziando così un crescente impatto del programma nel rendere accessibili le esperienze di mobilità internazionale.

Come è noto, il programma Erasmus+ 2021-2027, rispetto al settennato precedente, dispone di una dotazione finanziaria di quasi il doppio, per un totale di 28,4 miliardi di euro. Nonostante sia stato molto apprezzato l’aumento di budget, il campione ritiene che sia ancora insufficiente per un effetto diffuso e di sistema nel nostro Paese.

Parola d'ordine inclusività: i vantaggi del programma Erasmus+

Il programma Erasmus+ conserva nel tempo la sua capacità di intercettare e rispondere ai bisogni e alle sfide dell’universo educativo: da una parte la mobilità per l’apprendimento risulta efficace nel sostenere lo sviluppo formativo e professionale dello staff e dei discenti; dall’altra la cooperazione e le collaborazioni internazionali rispondono pienamente al raggiungimento di una progettazione innovativa, equa e inclusiva, con un significativo impatto a livello istituzionale e sistemico.

Per quasi il 90% delle risposte, le Azioni di Erasmus complessivamente favoriscono una maggiore inclusione dei gruppi target svantaggiati, per motivi economici, sociali, culturali, geografici o di salute, legati alla provenienza da un contesto migratorio, o per motivi legati alla disabilità e difficoltà di apprendimento oppure che possono dare luogo a forme di discriminazione ai sensi dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Infine, al programma europeo, in particolare nella nuova veste 2021-2027, viene riconosciuta la caratteristica di incentivare la partecipazione di chi vive in piccoli centri e non ha possibilità economiche, favorendo una lettura inclusiva della realtà, determinando un impatto sociale positivo in quanto valorizza l’integrazione tra le persone e i territori.

Consulta il Rapporto di medio termine

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