Unione energia: BEI studia finanziamenti per efficienza energetica
Tra il 2015 e il 2016 la Commissione europea presenterà una serie di proposte per implementare la strategia per l'Unione dell'energia. Allo studio anche nuove strumenti finanziari della Banca europea per gli investimenti per stimolare gli investimenti per l'efficienza energetica.
Sicurezza degli approvvigionamenti, migliore funzionamento del mercato interno dell'elettricità e del gas, efficienza energetica, transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e innovazione tecnologica sono le cinque priorità della strategia per l'Unione energetica adottata dalla Commissione europea il 25 febbraio e illustrata venerdì, presso la sede della Rappresentanza in Italia dell'Esecutivo Ue a Roma, dal consigliere del direttore generale della DG Energia Samuele Furfari.
La comunicazione tiene conto dei risultati raggiunti a livello europeo negli ultimi anni - riduzione delle emissioni del 19% tra il 1990 e il 2001, risparmi pari al 15,5% grazie all'efficienza energetica e quota di fabbisogno coperto da rinnovabili del 15% nel 2013 -, e delle debolezze che minano la competitività dell'Unione.
L'Ue importa infatti il 53% del proprio fabbisogno di energia e ha visto i prezzi dell'elettricità aumentare del 5% all'anno negli ultimi cinque anni. In più alcuni Paesi sono poco collegati agli altri Stati membri, soprattutto nell'area del Baltico, e altri dipendono completamente dalla Russia.
Le proposte della Commissione si articolano in 15 azioni e in 43 iniziative che verranno adottate tra il 2015 e il 2016.
Sicurezza energetica
Per migliorare la sicurezza energetica, la Commissione prevede la revisione del regolamento sull'approvvigionamento di gas, una strategia per il gas liquefatto naturale e la revisione della decisione sugli accordi intergovernativi per migliorare la compatibilità di queste intese con le normative europee. L'Esecutivo Ue punta anche allo sviluppo di corridoi energetici, soprattutto nel Mediterraneo, che dovrebbe ospitare una piattaforma del gas.
Completamento del mercato unico dell'energia
L'obiettivo della Commissione è costruire un mercato europeo dell'energia integrato e libero, tanto sul fronte dei prezzi e quanto rispetto ai flussi energetici, rafforzando le interconnessioni tra gli Stati membri. Gli investimenti infrastrutturali necessari al raggiungimento di questo obiettivo potranno essere finanziati dal Connecting Europe Facility, di cui la Commissione ha appena pubblicato il primo bando 2015 per l'energia, e dal Fondo europeo per gli investimenti strategici.
Efficienza energetica
La Commissione sollecita gli Stati membri a moderare la domanda di energia, soprattutto nell'edilizia, nei consumi domestici e nei trasporti.
Oltre alla revisione delle direttive sull'efficienza energetica, sulle performance degli edifici e sull'ecodesign, Bruxelles intende rafforzare gli strumenti finanziari a supporto degli investimenti. In questo quadro si colloca il contributo della BEI, tradizionalmente impegnata nel sostegno di grandi progetti infrastrutturali, a sviluppare forme di finanziamento per microprogetti, soprattutto in materia di riscaldamento e raffrescamento.
Riduzione delle emissioni
Al fine di centrare l'obiettivo di ridurre del 40% le emissioni inquinanti entro il 2030, come previsto dal quadro Energia e Clima approvato dal Consiglio europeo a ottobre, la Commissione intende rivedere la legislazione sugli incentivi alle rinnovabili e proporre un pacchetto per i trasporti che faciliti il superamento della dipendenza dai prodotti petroliferi.
Ricerca e innovazione
Per stimolare gli investimenti in ricerca e innovazione, nel 2016 la Commissione ha in programma l'aggiornamento del Piano strategico per le tecnologie energetiche (SET Plan), includendo al suo interno anche le smart cities, e un'agenda per le attività di ricerca e sviluppo nei trasporti.
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A Framework Strategy for a Resilient Energy Union with a Forward-Looking Climate Change Policy
Photo credit: Powerhouse Museum / Foter / CC BY-NC-ND