Educare insieme: bando da 10 milioni per rafforzare le reti di prossimità
Via libera al bando Educare insieme: l'avviso da 10 milioni di euro per contrastare il fenomeno della povertà educativa, le disuguaglianze e i divari socio-economici tra bambini e ragazzi, acuiti dall'emergenza sanitaria da Covid-19.
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A causa del diffondersi della pandemia da coronavirus, la situazione sociale, economica e culturale dei minorenni è nettamente peggiorata: studi nazionali evidenziano che gli effetti sull’economia e la chiusura di molti servizi hanno inciso sulla povertà economica e acuito le disuguaglianze e i divari che sono alla base della povertà educativa.
In considerazione del contesto attuale, il Dipartimento per le politiche della famiglia lancia Educare insieme: l'avviso pubblico volto a promuovere l’attuazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in grado di favorire il benessere psico-fisico, l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità.
"È indubbio che la pandemia abbia acuito le condizioni di svantaggio che minano le opportunità educative per molti bambini e ragazzi nel Paese. D'altra parte, le reti di prossimità hanno un ruolo cruciale nell'intercettare le situazioni di bisogno che sono nei territori e devono essere sostenute. Con questo avviso continuiamo a rafforzare il lavoro delle comunità locali, dell'associazionismo e del Terzo settore riconoscendoli come luoghi di educazione, di costruzione di cittadinanza e di servizio del bene comune", ha spiegato la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.
Questa iniziativa si sviluppa, dopo la recente chiusura del bando EduCare, parallelamente al bando Educare in Comune: l'avviso da 15 milioni di euro per per contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi.
Contributi ai progetti per il contrasto della povertà educativa
L'avviso a sportello finanzia iniziative per il contrasto della povertà educativa, delle disuguaglianze e i divari socio-economici sui giovani under 18, acuiti dalla pandemia di coronavirus.
Possono partecipare all'iniziativa le organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore, le imprese sociali, gli enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica, le scuole statali, non statali paritarie, non paritarie, di ogni ordine e grado, nonché i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia pubblici e privati. Questi soggetti devono sussistere da almeno due anni dalla data di pubblicazione dell’avviso.
I progetti, presentati individualmente o in partnership, devono attivare o consolidare la "comunità educante" attraverso interventi e azioni, in linea con gli obiettivi della Child Guarantee, in quattro aree tematiche:
- cittadinanza attiva;
- non-discriminazione;
- dialogo intergenerazionale;
- ambiente e sani stili di vita.
Inoltre, le proposte devono avere come destinatari finali i minori individuati per fasce di età (0-6 anni; 5-14 anni; 11-17 anni), salvo il caso di interventi finalizzati a favorire azioni specifiche di scambio e di dialogo.
I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di 12 mesi. Non sono ammesse al finanziamento proposte che abbiano usufruito o usufruiscano di altri finanziamenti o benefici economici di qualsiasi tipo di carattere europeo, nazionale, regionale e locale.
Le risorse finanziarie dedicate all'avviso sono pari a 10 milioni di euro. Il contributo per singolo progetto approvato sarà compreso fra i 35mila e i 200mila euro.
Le domande per partecipare potranno essere presentate entro il 30 aprile 2021.